Il Fotone e le note musicali

Di Padre Ulderico Pasquale Magni

Il fotone, come la nota musicale è formato da lunghezza d’onda e frequenza. Nella rappresentazione grafica la nota musicale è stata rappresentata con una corda di lunghezza data per ogni nota. Pertanto con l’aumento del tono della nota, si ha un accorciamento della corda, direttamente proporzionale all’aumento della frequenza delle onde generate dal movimento della corda. Se riuscissimo ad aumentare all’infinito la lunghezza d’onda avremmo il “silenzio universale”. Se riuscissimo a portare allo 0 la lunghezza delle onde avremmo la “vibrazione universale”. Il fotone, quantum elementare dell’azione dell’energia raggiante ovvero della luce, per tutta la gamma delle frequenze viene suggerito con la rappresentazione delle note musicali, al quale peraltro non possiamo applicare la medesima forza utilizzata per imprimere un’energia alle note. In base all’energia termica che si applica al fotone abbiamo una mutazione di quantità di energia ma non una mutazione dello stato del fotone che rimane costante. L’inizio della civiltà fotonica vuole essere un incoraggiamento alla crescita di due valori: il valore personale in direzione del pensiero e della vita spirituale e il valore comunitario sino al raggiungimento della unità del pianeta Terra. L’uomo nuovo potrà essere ora denominato come “Homo Solarium”. L’origine dell’universo può essere indicata col neologismo “Logofotonica” vale a dire la unione dell’atto creativo del pensiero e del medium fisico fotonico. L’origine dell’uomo può essere analogamente indicata col termine classico Synolon ossia coniugazione di anima spirituale e di corpo fotonico. La filosofia della natura in tal modo suggerita esige un adeguato approfondimento. L’inizio di questa vuole essere ricordato alla luce della scuola romana, centro internazionale di comparazione e sintesi coniugato con lo Studium Christi operante presso l’ Università di San Tommaso in Roma. Padre Ulderico Pasquale Magni

Rappresentazione grafica