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Medianità: un termine controverso

di Elisabetta Piccini

Che vuol dire essere medium?

E il termine medianità che significa?

Se si consulta un semplice dizionario troviamo una definizione molto limitata nel senso più stretto ma al tempo stesso vastissima poiché applicabile a più significati.

Da Wikipedia (L’Enciclopedia on-line) si legge quanto segue:

“Un medium (dal francese médium e questo dal latino medium, «mezzo») è una persona che afferma di servire come intermediaria per la manifestazione di entità spirituali (tra cui le anime di persone decedute), per via scritta (psicografia o scrittura automatica), per via orale (psicofonia) […] Il termine fu creato dal pedagogista francese Allan Kardec, che sistematizzò una dottrina filosofica attorno a fenomeni che avevano richiamato l’attenzione di filosofi e scienziati europei nella seconda metà del XIX secolo, lo spiritismo. Nel suo primo libro sull’argomento, Il libro degli spiriti, Kardec conia il termine medium per designare le persone che servirebbero come intermediari nel rapporto tra gli spiriti e gli uomini, attraverso una facoltà, la medianità, che si troverebbe in tutti gli uomini ma in gradi diversi.”

Tuttavia restano sospesi molti legittimi quesiti a riguardo.

Secondo me dal termine “medium” e “medianità” possono trapelare anche altri significati, comunque, prendiamo in esame solo quello che interessa cioè quello legato al rapporto che si stabilisce tra l’Altra Dimensione e noi.

In tutti questi anni mi sono imbattuta, un po’ per mia scelta e un po’ per puro caso, in svariati tipi di medium. Tuttavia ha preso forza in me facendosi sempre più strada un’ idea molto particolare di medium. Infatti, secondo me, significa qualcosa di ben diverso e di gran lunga più grande rispetto ciò che – invece – viene pensato e praticato dalla maggior parte delle persone “interessate” al tema della sopravvivenza dello spirito dopo la morte.

significa fra le due fondamentali realtà, quella umana e quella spirituale. Entrambe sono di natura DIVINA poiché entrambe da un’unica Mano.

L’apice delle due realtà, la loro origine, è la stessa.

Quindi, ecco che chiunque debba deve eseguire un percorso “risalendo” per prima cosa verso l’origine (il Creatore) per poi arrivare di nuovo all’Uomo (creatura).

A questo punto qualcuno potrebbe obiettare dicendo “…e ti sembra facile salire verso Dio…?solo i Santi possono farlo!”. Certo, mi rendo conto che così su due piedi sia alquanto forte l’espressione ma è l’unico modo che io conosca e che ritenga veramente valido e privo di pericoli.

 In questi ultimi 10 anni ho avuto modo di vedere all’opera diversi tipi di medium. Alcuni “scriventi”, (cioè in grado di ricevere messaggi dall’Aldilà mediante psicoscrittura), altri “visivi” in quanto in grado di “vedere” Entità spirituali e descriverle, oppure altri ancora “parlanti” – o anche definiti “a incorporazione” – che cadono in uno stato modificato di coscienza divenendo loro stessi strumento di comunicazione di un’Entità che utilizza la loro voce per comunicare.
Poi vi sono coloro che utilizzano mezzi tecnologici come il registratore, la televisione, il computer ecc. e riescono ad ottenere comunicazioni dall’Altra Dimensione.

Tutti questi, comunque, pur nella loro diversità, si possono definire “medium”, cioè mediatori tra le due realtà quella umana e quella Invisibile.

Dobbiamo tenere presente, però, che la medianità è un dono che è latente in tutti noi ma non è praticabile da tutti. Dobbiamo accettare, almeno fino al momento attuale, che solo poche persone siano dotate di questa particolarità.

Tuttavia, a detta degli scienziati, pare che l’essere umano sfrutti solo una minima parte del suo cervello e che in realtà le sue potenzialità sarebbero di gran lunga superiori se sapute sviluppare adeguatamente. Inoltre, chi ci può assicurare che la medianità sia una di queste potenzialità?

C’è infatti chi segue corsi di medianità, specie in Inghilterra dove vi sono delle vere e proprie scuole specifiche.

Io non ho niente da obiettare su chi cerca nell’Altra dimensione e frequenta corsi o altre tecniche per sviluppare certe caratteristiche umane che sono latenti in noi stessi.

Ma… attenzione! Tutto questo perché lo fa? Qual è la spinta che lo muove?

E’ importante cercare l’Aldilà non per mèri scopi speculativi come per proprio prestigio personale o – peggio ancora! – per denaro! E’ IMPORTANTE CERCARE PER AMORE E SOLO PER QUELLO.

Se si cerca di “mediare” per amore i risultati, poi, si vedono.

Ma, altresì, se il medium è solo a caccia di poveri polli da spennare (e purtroppo in giro ve ne sono molti!) è solo un buon illusionista che trovandosi davanti chi è annebbiato da un lancinante dolore non sa distinguere fra ciò che è vero da ciò che è falso. Per cui stiamo in guardia e ricordiamo bene una regola fondamentale.

In questa sede non posso offrire certezze assolute ma – dopo anni di esperienze fatte e insegnamenti ricevuti dall’Alto – posso affermare che quando si ha un vero e reale contatto con l’Altra Dimensione, quindi con una Entità spirituale che viene a consolarci e darci consiglio, dopo tale incontro ci si deve sentire cioè pienamente appagati, come quando, affamati, ci sediamo a un desco imbandito. Ci alziamo nutriti e felici.

Ecco, E’ QUESTO CHE DEVE ACCADERE, esattamente questo.

Invece che cosa succede nella maggior parte dei casi?

Chi cerca conforto e aiuto dai sensitivi (più o meno autentici e che amano definirsi “medium”) nella speranza di ricevere un messaggio o un segno del loro amato figlio, spesso resta deluso rispetto alle proprie aspettative.

Una cosa ancora peggiore sapete qual è? E’ che alcuni “sensitivi” (non tutti per fortuna!) si fanno addirittura pagare!

Ma facciamo un passo indietro e torniamo all’esempio di poco fa dell’affamato che si siede davanti a un desco imbandito. Bene, avete mai visto uno che dopo aver fatto un lauto pasto senta il bisogno di mangiare ancora? Beh, potrebbe succedere solo se nel precedente il cibo fosse stato sgradevole o scarso. E questo è esattamente ciò che succede a coloro che dopo aver avuto un messaggio dall’Aldilà (più presunto che vero!) sente il bisogno immediato di andare da un altro sensitivo per tentare ancora un .

Quindi, cari Amici, il vero e autentico messaggio deve e questa è l’unica prova che ci dimostra la sua veridicità. La vera sazietà è quella che nutre veramente, è vero cibo per l’anima che trova ristoro dopo un grande dolore. E’ l’assoluta dell’esistenza della Vita oltre la vita e che la persona amata è viva anche se invisibile ai nostri umani occhi. E se entra questa certezza entra la pace. Questa è una prova che il medium è autentico.

Inoltre c’è da dire che non solo bisogna sentirsi saziati ma tale cibo deve nutrirci fino al punto di dare inizio a una crescita interiore rivolta a sviluppare quella medianità latente che è in tutti noi. E una volta sviluppata tale medianità il contatto diviene personale.

Quindi, concludendo, mi riallaccio all’inizio di questa mia riflessione.

Chi si sente “chiamato” a sviluppare questo dono oppure desideri ardentemente trovare la via di un contatto con l’Altra Dimensione deve assolutamente rimettersi nelle mani di Dio. Solo Lui può farlo.

Chiunque desideri , quindi divenire Medium tra le due realtà, deve eseguire un percorso “risalendo” per prima cosa verso l’origine (il Creatore) per poi arrivare di nuovo all’Uomo (creatura).

Solo attraverso di Lui si hanno le assolute garanzie di un vero e reale contatto con l’Aldilà (altrimenti definito da Gesù Regno dei Cieli).

E come si fa? Amando, amando e…ancora amando.

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Abside della Basilica della Trasfigurazione (Monte Tabor, Israele)

Gesù si trasfigurò sul Monte Tabor (Vedi Vangelo di Matteo, cap. 17), divenne luminoso e apparvero due Entità, Mosè ed Elia.

Gesù, vero e unico Medium che si incarna per amore, fa da Ponte tra le due Realtà, quella Umana e quella Celeste e tutto diviene possibile e visibile.

E’ l’amore che lo ha fatto incarnare, è l’amore che lo ha fatto operare ed è per amore che è morto sulla croce.

Gesù è la nostra antenna verso il Cielo quindi attingiamo da Lui e dalla sua potenza per far scorrere la linfa vitale che sazia veramente la nostra anima.

Lui ci ha fatto una promessa: .

Allora, attraverso di Lui, tutto diviene possibile.

Con affetto,

Elisabetta