Nel Nuovo Testamento vi sono riportate varie esperienze di apparizioni o visioni di un mondo che non appartiene alla nostra realtà. Prima fra tutte è da citare l'apparizione dell'Arcangelo Gabriele che annuncia a una giovinetta ebrea di nome Maria la nascità di Gesù. Ma ve ne sono molti altri. Fra questi ne cito alcuni forse un po' meno conosciuti. Fra questi la visione che il primo martire cristiano, Stefano, ebbe prima della sua lapidazione.
Quando fu catturato Egli rivolse verso il tribunale ebraico parole molto dure tanto da meritare la sua condanna a morte. Si legge testualmente:
“Nel sentirlo parlare, quelli del tribunale ebraico si infuriarono e si agitarono contro Stefano. Ma Egli, pieno di Spirito santo, fissando gli occhi al cielo, vide lo splendore di Dio e Gesù che stava alla sua destra. Disse: “Ecco, io vedo i Cieli aperti e il figlio dell'uomo che sta in piedi alla destra di Dio”.
[Atti 7, 54-56]
La vita terrena Gesù fu contrassegnata da molteplici eventi straordinari. Uno fra questi quello definito “Trasfigurazione”.
“ Sei giorni dopo, Gesù prese con sé tre discepoli: Pietro, Giacomo e Giovanni fratello di Giacomo, e li condusse su un alto monte, in un luogo solitario. Là, di fronte a loro, Gesù cambiò aspetto: il suo volto si fece splendente come il sole e i suoi abiti diventarono bianchissimi, come di luce. Poi i discepoli videro anche Mosè e il profeta Elia: essi stavano accanto a Gesù e parlavano con lui. Allora Pietro disse a Gesù: “Signore, è bello per noi stare qui. Se vuoi, preparerò tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia ”.
[Matteo 17. 1-4]
Ecco, qui Gesù si trasfigura, diventa luminoso della stessa luce che molti dicono di vedere nei casi di crisi della morte o NDE (vedi nel sito). La stessa luce – forse – che può essere il roveto ardente che vide Mosè, tanto che ne rimase l'impronta sul suo volto, oppure la luce di Paolo che sulla via di Damasco ne rimase folgorato fino al punto di perdere l'uso temporaneo della vista.
Si legge infatti negli Atti degli Apostoli:
“Cammin facendo, mentre stava avvicinandosi a damasco, all'improvviso una luce dal cielo lo avvolse. Cadde subito a terra e udì una voce che gli diceva:
• Saulo, saulo, perché mi perseguiti?
E Saulo rispose:
• Chi sei, Signore?
E quello disse:
– Io sono gesù che tu perseguiti! Ma su, alzati e vai in città: là c'è qualcuno che ti dirà quello che devi fare.
[Atti 9. 3-6]
Ancora Paolo nella seconda lettera ai Corinzi dichiara di avere avuto delle visioni e rivelazioni dal Signore e aggiunge anche altro.
“ Non è bello vantarsi, eppure devo farlo. Perciò vi parlerò delle visioni e delle rivelazioni che il Signore mi ha concesse. Conosco un credente che quattordici anni or sono fu portato fino al terzo cielo. (Io non so se egli vi fu portato fisicamente o solamente in ispirito: Dio solo lo sa). So che quell'uomo fu portato sino in paradiso. (Se lo fu fisicamente o solamente in ispirito – lo ripeto – io non lo so: Dio solo lo sa). Lassù udì parole sublimi che per un uomo è impossibile ripetere ”.
[2 Cor. 12. 1-4]
Quali erano le visioni di questa persona e quale era lo stato modificato di coscienza che gli consentiva di entrare in contatto?
Paolo parla di qualcuno che fu portato fino al terzo cielo, o in spirito o fisicamente, quindi afferma una netta separazione tra le due cose.
In questo caso potremmo citare le esperienze che alcune persone hanno avuto in prossimità di morte. Visioni di luce, di pace di benessere.
Per esperienze di apparizioni vedi anche alla voce Testimonianze nel sito : Storia di Silvio , la Storia della mamma di Leo, la Storia di Zoia, la storia di Marta .
Associazione Culturale Pisa"Grazie Mio Dio"