Cambiare frequenza vibrazionale… e di pensiero

Cambiare frequenza vibrazionale… e di pensiero

 

articolo di Franco Predieri

 

“Se vuoi capire i segreti dell’universo,

pensa in termini di energia,

frequenza e vibrazione”.

(Nikola Tesla).

 

Le vibrazioni sonore possono determinare variazioni sulla materia a prescindere dalla volontà di chi sperimenta tale manifestazione.

La materia – in certi contesti – risponde a leggi che non dipendono dalla volontà di chi la controlla, quindi, significa che esiste una ulteriore intelligenza che non passa dalla volontà ma la sovrasta.

Non ha né origine né fine. Esiste e basta.

Le vibrazioni possono mutare la materia, la condizionano e starebbe all’essere intelligente il saperle usare adeguatamente.

Per esempio, la materia ha una sua massa, un suo peso che risponde a leggi sulla gravità. Eppure, certi yogi, quando sono in meditazione profonda, levitano e si sollevano da terra vincendo la forza gravitazionale. Ciò capita anche agli sciamani e a certi medium in trance.

Tutto vibra, si muove, dalla più piccola molecola alla grande galassia.

Tutto l’Universo  e tutti i vari Universi sono opera della grande mente divina. Tutto è in equilibrio. L’unico elemento disturbatore è stato l’essere umano. Anche il corpo umano è vibrazione, opera del grande Musicista divino ma c’è chi ha manomesso lo spartito e creato note stonate. Quindi il Figlio dell’uomo è venuto nel mondo per ristabilire l’equilibrio perfetto e vincere non solo la morte ma anche la malattia  e la sofferenza attraverso il raggiungimento di una felicità che vibra dentro ognuno di noi e che deve essere riscoperta.

Pare che oggi anche la fisica quantistica ci venga in aiuto in questo senso. Lungi da me affrontare il concetto dal punto di vista scientifico che lascio agli esperti anche perché non si può spiegare l’Aldilà con la Fisica, né la Fisica potrebbe dare “prove” certe sulla Vita Oltre. Tuttavia mi si consenta di esprimere il mio pensiero frutto di elaborazioni, di riflessioni e anche di “imput” che spesso mi giungono da quella dimensione misteriosa, invisibile e sconosciuta con la quale ho stabilito un dialogo da molti anni.

Penso che l’essere umano sia ben di più di quello che appare e ci è manifesto. Qualcuno ha detto che siamo a “immagine e somiglianza” di Dio. Ma come dobbiamo intendere tale immagine e somiglianza? In che modo somigliamo a Dio? Non certo nella fisionomia ma in un qualche altro modo, forse siamo sua “sostanza” e per sostanza intendo quel quid, quella fondamentale scintilla che ci anima e che oltrepassa la morte. Una scintilla, chiamiamola così, che ha dato origine alla nostra vita e a tutto ciò che ci circonda fin dalla notte dei tempi, fin dalle origini della nostra evoluzione, fin dalle radici del tempo e dello spazio.  Una scintilla divina che “non può morire”, proprio perché divina quindi vitale per antonomasia.

L’essere umano appartiene a una categoria superiore di energia, non so come spiegare, una specie di pensiero materializzato o materia-pensiero, cioè una forza in grado di interagire con la materia pur non essendo materia, o meglio, pur non essendo “solo” materia.

La ricerca scientifica, la scoperta della fisica quantistica, ci vengono in aiuto nel senso che la realtà, quella che noi intendiamo come tale, può non essere così come appare.

Per esempio, se si prende in esame il fenomeno denominato “entanglement”, forse, ci portiamo sulla soglia di una comprensione maggiore di ciò che vorrei spiegare con le semplici parole. Delle particelle di una stessa sostanza, separate fra loro, sottoponendo una delle due a sollecitazioni possiamo notare che anche l’altra, posta a grande distanza dalla prima, subisce la stessa reazione seppure non sia stata sollecitata. E’ chiaro che esiste una comunicazione, un codice comportamentale che oltrepassa il visibile e si entra in una logica diversa.

Ripeto, non voglio entrare in temi scientifici che non sarei in grado di affrontare ma sono un curioso che pensa e riflette. E la riflessione mi porta lontano e mi fa ricordare quanto Gesù ci ha detto:

In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. (Matteo. 18.18)

Quale mistero si cela dietro queste affermazioni? Che cosa intendeva Gesù? Naturalmente il teologo o il religioso darà una sua interpretazione. Ma a me non basta anche perché Gesù ha fatto altre affermazioni relative a una esistenza “oltre” non avulsa dalla nostra realtà, anzi, una realtà che interagisce con la nostra terrena più di quanto non si pensi.

Infatti ha detto:

Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. (Mt 6.19-20)

Secondo me le cose sono legate tra loro. Le parole di Gesù sono confermate dalla fisica quantistica.

Voglio dire che le realtà che ci circondano sono molteplici,  non esiste solo quella tangibile. Gesù, duemila anni fa, attraverso esempi, parole, parabole e miracoli in cui ha vinto “l’impossibile” ci ha detto proprio questo, quindi, “Il regno dei cieli è già tra voi”.

Concludendo, il fenomeno dell’ “Entanglement” che è ancora un vero enigma per la Scienza, potrebbe aiutarci a comprendere il significato delle parole di Gesù. E come se avessimo un “doppio”, una parte di noi già in quello che chiamiamo Aldilà al quale siamo legati. Abbiamo una scintilla che ci anima ma una sua parte è già di là, in quello che chiamiamo semplicemente Dio. Ogni nostra azione determina una “reazione” anche da un’altra parte, nel bene e nel male. Le due realtà non sono sconnesse ma “comunicanti” e negarlo sarebbe rinnegare le parole di Gesù.

Quindi noi viviamo già qui e là, in un’altra dimensione, anche se non ne siamo coscienti. Come entriamo in questo “scafandro”, questo corpo umano, ne perdiamo il ricordo ma il filo invisibile resta.

Inoltre il mio pensiero corre ancora a un’altra esperienza e questa volta è personale. Pensiamo al fenomeno della “bilocazione”. Viaggiando nell’incredibile amo ricordare quando, dal 1971 in poi fino alla sua dipartita, Don Angelo, da Verniana (AR) comunicava con me e sentivo la sua voce ben nitida anche se  si trovava a quasi 200 km di distanza. Questa era una delle sue miracolose qualità. Dopo quasi 30 anni, dall’Aldilà, comunica ancora oggi con me mantenendo fede alla sua promessa come riporto nel mio libro “Grazie, Don Angelo!” e che si può leggere su questo sito.

Don Angelo ebbe un caro amico, Padre Pio, che ancora più di lui, poteva vivere la bilocazione. Padre Pio (oggi santo) appariva nello stesso istante in due luoghi diversi, anche molto distanti tra loro.

Don Angelo e Padre Pio non hanno lasciati soli i loro innumerevoli amici miracolati e ci fanno capire che l’Aldilà e Aldiqua non sono poi così distanti. C’è chi vuole spaventare con l’idea della morte ma con me non possono riuscirci. Nell’Aldilà vedo tanti amici, tanta vita, tanto amore. Dio!

 

 

Propongo questo video in cui la vibrazione crea immagini diversificate fra loro a seconda della  frequenza delle onde sonore emesse