Contatti …in tempo reale con le voci dell’al di là

Riceviamo dal caro Amico Giorgio Penzo dell’Associazione Cerchio Verde di Venezia. Giorgio, con la moglie Adriana Scaficchia, porta avanti da molti anni un gruppo che si occupa di studiare, approfondire e praticare la Metafonia allo scopo di consolare gratuitamente molti afflitti dal dolore per la perdita di una persona cara.

(http://www.cerchioverde.net/)

 

La pratica d’ascolto delle voci dell’ “al di là” si chiama Metafonia, (trascomunicazione strumentale metafonica), una nuova realtà che rientra nel contesto spirituale nella vita dell’uomo.

Al di là della storica filosofia spiritualistica, questa pratica offre soprattutto maggiore facilità e indipendenza dell’ascolto delle voci “supernormali”. I messaggi che ci pervengono si ottengono con la pratica metafonica, sono promettenti di speranza, colmi di fondamento e di contenuti chiari .

Ci arricchiscono di conoscenza e affinità spirituale e qualità di pensiero, mirando all’altruismo e all’amore fraterno universale .

Nella pratica dell’ascolto e ricerca , si comprende l’esistenza di quel quid imponderabile per comunicare  con lo “spirito” dei nostri cari defunti che è il presente per definizione, L’amore !

Queste care voci , cosi vicine se pur lontane evocano misteriosità solenne , sono voci che cantano come una sinfonia al cuore e alla mente  che ci conducono a rivivere dopo lo strazio.

Le voci hanno sempre un senso , un significato , espresse in suoni  vibrazioni e energie che spesso attingono da altre energie trovando supporto per prendere vita e tracciare il loro percorso , per trasferirci il messaggio. Le voci spesso sono metalliche, afone, tartagliate, ma spesso sorprendono per la loro perentoria chiarezza per essere percepite, analizzate e riconosciute .

Se l’animo è disposto a ricevere libero da ogni ansia, attendendo che accada l’evento in quel fil di voce e che tra le parole ascoltate ci giunge fino a noi il mormorio che ci lascia intuire l’eterno, l’amore e la sopravvivenza .

L’uomo malgrado tutto ha sempre cercato e ancora cerca con tutti i mezzi possibili di interloquire con l’anima dei propri defunti. In un tempo avveniva tramite l’esercizio della pratica” medianica “ancora oggi esercitata, per scoprire e conoscere una dimensione diversa di quella fisica, dove lo spirito dei defunti dimora nell’ipotetico al di là. Non si tratta di avere ferme convinzioni ad ogni costo, e nemmeno si tratta di inseguire delle chimere, e nemmeno si deve ostinatamente ignorare la possibilità di una nuova realtà, anche se l’evento è stupefacente. Siccome anch’io sono figlio di questo mondo, non posso fare a meno di osservare, di vagliare quello che salta agli occhi oggi, e quello che salta agli occhi oggi è un piano di conoscenza del tutto nuova che si può ottenere con l’esperienza pratica. Quanto si ascolta, si relaziona sempre con la realtà spirituale, in virtù del significato contenuto dipende dalle parole e dalle loro combinazioni sintattiche che producono il messaggio.

Posso capire che per molte persone tutto ciò possa apparire inconsistente, compenetrando il trascendente, ma la formazione della realtà spirituale, apparentemente sembra marginale ma costituisce la vita dell’uomo, ed è quello che ancora ignoriamo di essere in essenza spirito .

La ricerca può fornirci nuovi approcci che espanderanno la nostra capacità di capire, fino ad arrivare di prendere consapevolezza che l’essere umano è costituito dallo spirito formando un’unica identità.

Le persone che incontriamo può darsi che possano aiutarci a scoprire e diventare consapevoli della verità.La scienza con la sua ricerca scientifica e ragionevolezza è la forma più alta della scienza stessa, ma non è esclusiva.

Chiaramente la natura è molto generosa , ci propone un fatto straordinario; il dialogo in tempo reale fra l’al di là e l’al di qua, che si realizza con la trans comunicazione strumentale metafonica, fornendoci esempi di testimonianze credibili che continuano ad affermare la tangibilità dell’evento. La naturale spontaneità che si manifesta, esclude l’azione psichica di chi registra e ascolta le risposte delle voci supernormali, e le indicazioni e i concetti che noi sentiamo attraverso l’ascolto assumeranno delle proporzioni che non avremmo mai osato sognare .

La fenomenologia per l’ascolto delle voci dell’al di là, coinvolge emotivamente coloro che vivono la disperazione e il dolore per la dipartita di un congiunto , mutando i loro sentimenti in una speranza nuova che rincuora e rasserena ripristinando psicologicamente tutto l’essere. Che cosa c’è di più obiettivo di registrare elettronicamente le voci super normali su corpo macchina? Esse sono ripetibili e documentabili. I

Insomma questo evento è una realtà oggettiva contemplata nel nostro contesto fisico e in questa nostra epoca. E dal momento che la voce è l’espressione del fenomeno viene da noi percepita e abbiamo la certezza dell’esistenza reale di questa manifestazione fisica, cioè della voce. Che dovrebbe essere la negazione per eccellenza per lo scettico che nega l’avvenimento ingiustificatamente .

L’indagine sulla fenomenologia si condensa sempre più nella ricerca , per spiegazioni possibile, le resistenze esterne ci mostrano che non siamo ancora arrivati, però il fluire dell’evento che valica ogni frontiera ci prova che siamo nella strada giusta. E la cara voce che ci parla, porta in sé il segreto della sua natura, fa comprendere senza misteri ciò che intende dire; essa viene da noi riconosciuta in quanto le sue parole non inventano nulla ed esse vengono incise nel nostro cuore e nella nostra mente come certezze, rivivendo quel sentimento seppellito dal dolore più saldo della vita stessa.

 

Settembre 2010

 

Giorgio Penzo