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   Che cosa si intende per Psicovisione? Non è altro che un aspetto della più ampia Transcomunicazione strumentale (cioè della comunicazione che può avvenire tra noi e l'Altra Dimensione grazie a supporti elettrici-elettronici definita con la sigla TCS). La Psicovisione si può verificare tramite apparecchiature visive quali televisione, videoregistratore, macchina fotografica, telecamera, ecc. e si manifesta in forma visiva. Tali “apparizioni” vengono definite con il termine tecnico di Extra. Naturalmente occorre precisare che non è una regola infatti vi sono persone che hanno lungamente sperimentatoquesti metodi d comunicazione ma senza successo.

Come dice il Parapsicologo Felice Masi “ La Psicovisione è un'azione energetica e deriva da una “manipolazione” e modificazione della normale modulazione del campo magnetico di una trasmissione televisiva normale, talché sul televisore appare un'immagine corrispondente non più a quella trasmessa (la cui modulazione è stata alterata) ma alla manipolazione effettuata e modificata introdotta.”

[ La Ricerca Psichica , Anno III – N. 2 – Maggio 1996]

Uno dei pionieri di questa fenomenologia fu Klaus Schreiber che ideò una sofisticata apparecchiatura tramite la quale riuscì a “catturare” varie immagini fra cui quella della figlia trapassata Karin.
Comunque non vogliamo aprire un discorso tecnico-scientifico sul tema della Psicovisione, bensì proporvi una testimonianza esemplificativa in cui appare nitidamente un “extra” che non era presente, o meglio dovremmo dire visibile, al momento dello scatto.
Si tratta di una fotografia molto particolare, direi eccezionale, perché a nostro avviso può rappresentare una concreta “prova” che la Vita continua oltre il confine della morte fisica.
Si tratta di una fotografia apparentemente normale che fu scattata nel luglio del 1982, giorno in cui Rita Laura, detta familiarmente Lalla, prese i voti presso un Monastero.
Alla cerimonia, oltre ai parenti, presero parte diversi amici e conoscenti di Lalla e della sua famiglia.
Nella fotografia, al centro, è ben visibile Lalla – che dopo la vestizione assumerà il nome di Suor Maria Chiara – con un cero in mano e, sia intorno che dietro di lei, alcune persone attente allo svolgersi della cerimonia.
Fin qui niente di strano, almeno apparentemente. Tuttavia, al momento dello sviluppo della fotografia, fra i presenti che quel giorno parteciparono all'avvenimento “comparve” una signora anziana con gli occhiali scuri (indicata qui con una freccia), in piedi fra altre due persone.
Questa anziana signora dall'abito a righe era la nonna di Lalla, di nome Zita, quindi una persona molto ben conosciuta sia da lei che dai suoi familiari.
Ma allora, mi si può chiedere, lo straordinario dov'è?
Bene, vengo subito al fatto insolito.
Durante la cerimonia della vestizione di Lalla nessuno aveva visto Zita fra i presenti e nessuno si sarebbe mai aspettato di poterla vedere dal momento che la stessa era defunta da anni! Quando Lalla vide la fotografia si emozionò riconoscendo la sua amata nonna e rimase molto colpita da questo episodio.
Ecco quindi l'avvenimento straordinario. Una persona trapassata, priva del corpo fisico, può, come in questo caso, manifestarsi in modo molto concreto e impressionare la pellicola fotografica rendendosi visibile.
Di queste esperienze la Parapsicologia annovera numerose testimonianze, tuttavia è assai raro che una Entità spirituale si manifesti in sembianze umane così perfette tanto da poterla tranquillamente considerare una persone come le altre presenti nella fotografia.
Molto probabilmente la nonna di Lalla ha voluto lasciare una prova della sua presenza non potendo mancare a un appuntamento così importante per sua nipote e ha potuto manifestarsi in virtù di quell'Amore che non si esaurisce dopo la morte fisica ma continua – e forse si intensifica perché svincolato dai limiti della materia – anche nell'Altra Dimensione.
Tuttavia, qualche scettico potrebbe obiettare – ed è più che comprensibile – affermando che poteva trattarsi di persona somigliante ma non essere la signora Zita.
Ebbene, a questo proposito, occorre precisare quanto segue:
1° – Nessuno dei presenti, fra cui vi erano persone che avevano ben conosciuto la nonna di Lalla, l'aveva vista né tanto meno pensavano di poterla incontrare poiché la sapevano defunta.
Inoltre, se avessero visto una signora così somigliante a Zita ne sarebbero rimasti colpiti.
2° – La celebrazione della vestizione di Lalla si svolse nel mese di luglio, quindi faceva molto caldo. Tutti, a parte Suor Maria Chiara, vestivano abiti leggeri con la manica corta (ben visibili nella fotografia). La signora “comparsa” misteriosamente, invece, veste un abito con maniche lunghe, tipo invernale e per di più molto ben conosciuto dai suoi familiari poiché era fra quelli che Zita usava maggiormente. Purtroppo, dopo il sua trapasso, la nuora regalò gli abiti della defunta ai poveri e fra questi vi era anche quello col quale “apparve” sulla fotografia e che oggi avrebbe rappresentato una ulteriore prova.
3° – La cerimonia si svolse nella Cappella privata del Monastero per cui l'ambiente era piuttosto piccolo e i presenti erano, oltre il clero, tutte persone che si conoscevano fra loro.
Dire altre parole sarebbe inutile, spero solo di avervi dato una spiegazione esauriente e comprensibile di questa eccezionale testimonianza.
Fotografie con Extra così chiari sono molto rare (quasi incredibili!) tanto che a suo tempo ne fu fatta una attenta perizia antropometrica da un noto studioso specializzato in questo tipo di esami. Tale perizia dimostrò la sua attendibilità.
Per avere un profilo più preciso e conoscere altre insolite vicende che hanno contrassegnato la vita di Suor Maria Chiara vi rimandiamo alla lettura della sua storia alla voce Testimonianze su questo sito.