Io Credo nell'Aldilà

   Io sono, come Padre Magni, uno a cui piace studiare e quindi un razionale e con la razionalità le cose di cui trattiamo, non vanno d’ accordo; Padre Magni, però, ci ha parlato di Quarta Dimensione e questo mi torna utile per esprimere il mio caso.
Cercherò di riportarvi la mia esperienza, anzi dovrei dire, le mie esperienze, dato che sono due.
Fin da ragazzo, ho avuto la “fortuna” di “canalizzare”, udivo delle voci che cercavo di interpretare ,qualche volta vi riuscivo altre no, anche perché come tutti, penso, avevo un po’ di paura. Non era la paura per la voce in se, ma paura per quanto diceva; sono convinto che quando le sentiamo è perché siamo pronti a riceverle, poi sta a noi, dentro, tradurle. Io “udivo” delle voci, dei contatti ma, li tenevo per me, erano cose mie, pensavo che succedesse naturalmente e che per ciò non fosse una cosa importante.
Poi crescendo ho compreso che forse non era proprio la regola e allora mi sono documentato, informato, analizzato, e quindi convinto che probabilmente c’era un DI LA’ che voleva comunicare.

L’esperienza che mi ha toccato di più è stata quella che poi mi ha portato a credere fermamente, ma a credere non tanto in Dio, perché è assurdo non credere in Lui, ma a credere in Cristo, tornare in seno alla chiesa, avere voglia di confessarmi, di comunicarmi, aver voglia di essere tutt’uno con il Redentore, badate bene non ero e non sono un credente bigotto, non è nella mia natura.
Questa esperienza è nata un giorno in cui ero in equilibrio con me stesso e con il mondo che mi circondava, stavo benissimo. Avevo risolto una serie di problematiche personali piuttosto forti, ed ero tranquillamente sdraiato all’aria aperta, assaporavo la bella giornata. Gioivo del vivere, ero cosciente che ero vivo e stavo bene, e fu proprio in quel momento che ebbi la mia prima esperienza. Il Padre ha parlato precedentemente di vibrazioni; è’ vero, la mia esperienza si può definire una vibrazione, nel senso che ho sentito una vibrazione nell’intero corpo, che mi ha avvolto. A parole si potrebbe parlare di “un brivido” ma in realtà non lo era; il brivido è qualcosa di spiacevole e quello che mi era successo era piacevole, più che piacevole.
Mi ha avvolto e mi ha coperto come fosse stato un abbraccio di seta, un abbraccio però caldo, amorevole; questo abbraccio e questa voce che venivano da non so – tra l’altro ritorno a citare Padre Magni che ha parlato di musica – era una voce che non si può definire propriamente tale. Era più una musica, una melodia.
Mi disse………… “parliamo di Dio”. Parlammo.
Questa è stata la mia esperienza più importante, e da lì ho iniziato a fare un mio percorso.
Mi è d’obbligo, visto la delicatezza dell’argomento, fare anche un po’ di polemica: In questi “giorni” si parla tanto di medianità e di persone che si inventano la medianità e che lucrano sui sentimenti degli altri. Queste cose non vengono a comando, queste cose vengono quando il nostro cuore è aperto e disponibile. A comando non viene niente se “viene “ è sicuramente un imbroglio. Non si può pensare di lucrare su questi argomenti, e anche se l’animo umano lo può fare, è dal di Là che non viene il consenso, di là sentono quello che noi pensiamo e se non c’è effettivamente il cuore aperto ci impediscono la comunicazione. E’ inutile raccontarci le frottole.
Quando il signore, che ha parlato precedentemente, ci ha detto di aver chiesto una prova, bene, anch’io l’ho fatto e me ne vergogno un po.
Alcuni mesi prima, di questa ulteriore esperienza, era partita per l’altra dimensione, una carissima amica, per me quasi una figlia e sentivo fortemente la sua mancanza.
Dopo che erano trascorsi alcuni mesi me la sono risentita vicina ho quindi iniziato a comunicare con lei; lo facevo nei posti più svariati: qualche volta in macchina, alle volte per strada…….. Un pomeriggio ero nel mio studio, sdraiato sul divano per un po’ di riposo, e il pensiero si è rivolto a questi fatti, a queste lunghe chiacchierate con l’amica Andrea, e mi son detto “ma Claudio sei proprio stupido! ti metti a parlare con un nulla che non vedi!” (la mia razionalita!). Poi, però, quasi per sfida, mi rivolgo all’amica con il pensiero e le chiedo: “Andrea, se è vero che se qui con me, dimostramelo, con una dimostrazione fisica”; avevo appena visto che il gatto di mia madre se ne stava comodamente disteso sul letto, preso in pieno da un raggio di sole, allora, mi è venuta l’idea: “fà così, vai di là, smuovi il gatto e digli di venire sulla mia pancia”. Il pentimento fu immediato , realizzai di avere chiesto una sciocchezza : mi dissi “ ma che faccio? Gioco con il mondo dell’oltre? Lasciamo perdere…”. Chiusi gli occhi e sentii un “miao”. Il gatto era lì sotto il divano e mi guardava in maniera un po’ contrariata, saltò sopra la mia pancia, si distese, si acciambellò, e guardandomi miagolò ancora. Fatto questo, si rialzò, scese e se ne andò, ritornando da dove era venuto.
Io in quell’attimo rimasi come bloccato, il fatto mi aveva un po’ spaventato o meglio stupito. Nel mio studio avevo un bel ficus in un angolo, lo vidi ondeggiare e accanto mi apparve l’immagine di Andrea che rideva.
Può essere stata la mia fantasia?!
Io sono un razionale, l’ho già detto, sono all’Università, studio la scienza, e quindi anche se queste esperienze mi caricano, dopo un po’ mi chiedo “ … sarà vero?” rimetto sempre tutto in discussione.
E’ bello che ci siano tante persone come voi che mi aiutino a credere ancora di più. Concludo con questo. Il giornale il Tirreno ha scritto sull’incontro di oggi definendo l’Aldilà come ipotesi ma, non esiste ipotesi dell’Aldilà perché l’Aldilà è certezza Grazie a tutti.

Claudio B.

Associazione Culturale Pisa"Grazie Mio Dio"