Uno sguardo al Crocifisso

…prende la parola Giacomo per parlarci della sua personale esperienza.

"Sono venuto a questo incontro con l’intento di ascoltare però sentendo le esperienze, soprattutto quando si è parlato del cambiamento della vita si è stimolato qualche cosa dentro di me. Allora cercherò brevemente di raccontarvi quello che mi è successo a 33 anni. Devo fare, però, due premesse. Prima cosa a 14 anni come tutti gli adolescenti avevo desiderio di scrivere un libro però non sapevo che cosa scrivere, l’unica cosa che desideravo era che il lettore aprendo questo libro avesse subito un impatto forte, una specie di shock, quindi ho sempre conosciuto soltanto la prima frase di questo libro mai scritto. E la prima frase era “E cadde di bicicletta”. A 25 anni ho aperto un negozio di biciclette e alcune persone qui in sala mi conoscono come commerciante di biciclette… Dopo 8 anni di questa attività andava tutto male, non solo l’attività ma anche la mia vita personale, i rapporti con la mia famiglia. Fin da bambino son sempre stato estremamente timido quindi i rapporti con l’altro sesso praticamente inesistenti, quindi facendo un bilancio era tutto un disastro. Poi, quando rispetto al rapporto con me stesso è subentrato anche un grosso problema economico mi sono sentito nella condizione di non farcela più e ho iniziato ad avere paura, ho passato veramente un periodo molto molto brutto. Adesso ve lo dico rapidamente… fintanto che un giorno sono entrato nel mio negozio e in fondo in alto c’era un crocifisso dove mia madre ogni anno ci cambiava il ramoscello di olivo e io guardandolo ho detto “Io non sono in grado di fare più niente. Adesso pensaci tu”. Non credo che questo sia il modo di pregare comunque tre giorni dopo nel negozio si presentò un signore con una bicicletta tutta rotta e io gli chiedo “che cosa è successo?”. Era evidente che era caduto. Lui mi dice “non lo so”. Era un tipo un po’ strano. Lui poi va via. Io prendo la bicicletta e la metto dentro. Il giorno dopo ritorna e gli do un’altra bicicletta in cambio poi lui mi dice “dai, fai presto che ho fretta”. Io gli chiedo “perché hai fretta?” e lui dice “sono un prete e devo andare a dire Messa”. Poi lo frequento ancora e mi dice che è psicologo. Da quell’incontro con questa figura io ho veramente cambiato la mia vita ecco perché quando ho sentito dire “dopo ti cambia la vita” qualche cosa è successo.
Poi è cambiata veramente tanto e oggi faccio lo psicologo."

Elisabetta chiede a Giacomo:
"Quindi tu oggi confermi come psicologo quanto hai sentito dire qui oggi?"

E Giacomo risponde:
"Sì, perché oggi sono già quindici anni che mi occupo di psicologia e di conseguenza della mente e di tutto quello che comporta, del rapporto con il mondo dei sogni, delle sensazioni, delle emozioni e tutti giorni io e mia moglie incontriamo delle situazioni che ci fanno pensare."

Giacomo