Di Elisabetta Piccini

Che cos’è la psicofonia? E quando ha avuto inizio? Il discorso sarebbe molto lungo e tecnico
pertanto preferisco lasciarlo agli esperti del campo, (stiamo aspettando un interessante articolo dal dott.
Felice Masi) tuttavia merita che si spendano alcune parole almeno sulla sua storia.
Con l’avanzare della tecnologia e della Ricerca Psichica anche dall’Aldilà pare ci sia stato un
progressivo e inequivocabile sviluppo dei vari modi di comunicazione con la nostra dimensione. O
meglio, voglio dire che con l’avanzare della tecnologia anche Coloro che vivono nell’Oltre possono
usufruire di nuovi metodi di comunicazione.
Naturalmente questa non è una regola tuttavia si è visto che con l’avanzare dell’era elettronica
anche certe manifestazioni si sono ottenute mediante apparecchiature quali computer, stampanti,
fax, ecc.
Da quando, nella seconda metà dell’ ‘800, Allan Kardec faceva in Francia i suoi esperimenti con
le “tables tournantes” del tempo ne è passato e oggi certi sistemi sono del tutto superati. Inoltre c’è
da dire che quest’ultimo sistema, se usato in modo improprio o per semplice curiosità, nasconde
numerosi rischi. Tuttavia c’è ancora chi pratica questo arcaico sistema per comunicare con l’Aldilà
ma per essere sinceri sarebbe meglio evitarlo, non perché in sé sia sbagliato ma per i rischi che tale
metodo comporta. [Dei rischi di sedute medianiche mediante metodi quali il tavolo oppure lo
psicografo e altri simili ne parlo alla voce “Medianità”].
Con il progressivo sviluppo tecnologico anche le Individualità Intelligenti che vivono nell’Aldilà
sembrano prediligere sistemi che esulano dal consueto e, per comunicare con noi, usano metodi
molto più avanzati.
Uno fra questi – forse il più usato – la psicofonia o metafonia di cui si ha una prima
testimonianza “ufficiale” – anche se forse meno conosciuta – nel 1952 e di cui fu protagonista
proprio un sacerdote, Padre Agostino Gemelli e del fenomeno fu testimone un benedettino, padre
Ernetti. Accadde che, mentre i due religiosi stavano registrando della musica sacra su un
magnetofono, l’apparecchio si guastò.
Padre Gemelli si inquietò molto per questo contrattempo e invocò l’aiuto del padre, da tempo
defunto, perché lo aiutasse nell’intento di rimediare al guasto.
Finalmente, dopo non pochi sforzi, riuscì nell’intento e, al riascolto udì ben chiara la voce di suo
padre che disse: “Ma sì che ti aiuto!”. Padre Gemelli sbiancò, poi domandò “Papà, sei tu?” e
subito la risposta fu “Ma sì che sono io, testone!”.
I due religiosi, allora, pensarono che di tale fenomeno fosse meglio parlarne con il pontefice
anche per non rischiare di essere accusati di praticare spiritismo.
Il Papa, Pio XII, rispose che non era da considerarsi spiritismo ma si trattava di cosa da trattare
con molta prudenza e attenzione.
Ma la testimonianza più conosciuta ci giunge da Friedrich Jürgenson ed è a lui che dobbiamo la
“scoperta” del fenomeno delle voci, avvenuta in maniera quasi casuale nel giugno del 1959. Da
allora Jürgenson ha dedicato a questo fenomeno e alla sua diffusione tutto il suo tempo e la sua
energia.
Ha realizzato anche un libro che è stato pubblicato in Italia nel 1976 dal titolo Dialoghi con l’aldilà
in cui narra la storia delle “voci”.
Quindi, a giusta ragione, potremmo affermare che il 12 giugno 1959 ha avuto inizio “ufficialmente”
un’altra nuova era. In quel giorno, infatti, Jürgenson pose il suo piede in Nuovo Mondo, scoprendo
per la prima volta nel suo registratore voci provenienti da un’altra dimensione.
Dopo aver letto il libro di Jürgenson Dialoghi con l’aldilà (Armenia ed. 1976) si è sentito stimolato
a tentare un contatto con le voci anche Konstantin Raudive, scrittore e filosofo, che dopo un inizio
improntato su un po’ di scetticismo si dedicò completamente alla ricerca in questo campo.
Purtroppo venne a mancare improvvisamente forse per essersi dedicato troppo a questo impegno
senza risparmiarsi.
Padre Leo Schmid, sacerdote cattolico svizzero, moriva poco tempo dopo. Anche quest’ultimo,
unitamente al suo compito sacerdotale, aveva svolto ricerche nel campo delle voci. Pare che vi fosse
stato spinto proprio dalla sua Chiesa: in ogni caso non gli fu mai impedito di svolgere questa attività
né di parlarne pubblicamente. Padre Schmid ha detto durante una sua conferenza “E’ naturale che
continuamente mi venga chiesto perché io, nella mia qualità di sacerdote, mi occupi di queste cose
ritenute macabre e occulte. Colgo volentieri questa occasione per dare una risposta definitiva.
Qui si tratta di una ricerca che ha per oggetto la verità. Ma non c’è verità che non conduca a
Cristo, che ha detto di se stesso: “Io sono la Verità”. Perciò ogni progresso verso la verità, è un
passo avanti verso di Lui. Quindi la Chiesa di Cristo non ha nulla da temere da una seria indagine
scientifica. […] Certamente queste esperienze non potranno mai essere ritenute prove definitive,
ma potranno giovare a rendere la fede più facile e comprensibile a molte persone che cercano e
dubitano.”
– Bibliografia: AA.VV. Voci dall’invisibile. Milano, Armenia Editore,1978.