[Estratto da una conferenza di Padre Ulderico Pasquale Magni]

   Occorre che i sacerdoti cambino il loro punto di vista che si è fermato a una
visione superata – direi ottocentesca – dei fenomeni.
Occorre una evoluzione di pensiero e uniformarsi a un tipo di cultura più
moderna, del 2000, riprendendo il tema e analizzarlo da capo, alla luce delle
nuove scoperte scientifiche.
Per avere un’idea del corpo tipo-luce basta pensare alle onde elettromagnetiche
e faccio un esempio:
«Supponiamo di essere in una stanza completamente chiusa con finestre e porte
sigillate. Bene, se accendiamo – dentro questa stanza – un piccolo transistor o
apparecchietto radio funzionante con batterie la radio si accende e inizia a
trasmettere i programmi.
Quindi che cosa succede? Le onde elettromagnetiche passano attraversono le
pareti perché rispondono a leggi diverse rispetto a quelle della materia. Le stesse
leggi per cui un corpo tipo-luce come quello delle entità spirituali può
manifestarsi su una pellicola fotografica, un nastro elettromagnetico, una
videocassetta, ecc. ecc.».
Quando si guarda la televisione si hanno delle immagini che vengono inviate
nello spazio da una emittente poi sono captate da un’antenna che le convoglia
all’apparecchio televisivo. Quando si usa il telefonino avviene lo stesso, il faac
per aprire un cancello è un impulso che non vediamo ma dà il via a un
meccanismo, quindi ciò che non si vede può concretamente manifestarsi.
Il corpo tipo-luce è un corpo di onde perché onde e luce appartengono alla
stessa famiglia.
Al momento del nostro concepimento (e siamo esseri visibili solo con l’ausilio
di microscopi ad alta potenzialità) acquisiamo subito una struttura fotonica.
La scienza e i fisici ci parlano di molecole, le molecole sono fatte di atomi, gli
atomi son fatti di corpuscoli, i corpuscoli sono fatti di quark, e i quark di che cosa
sono fatti?
All’ultimo sono fatti della struttura fotonica ondulatoria.
L’anima, quindi, ha come sua prima veste, la struttura fotonica ondulatoria.
Quando l’essere umano è concepito, quando vive, quando si esprime e quando
muore.
Al momento della morte e del nostro passaggio all’Aldilà portiamo con noi
questa struttura fotonica che è poi quella che può manifestarsi nell’Aldiqua.
Quel corpo costruito quasi dal nulla ha un suo codice genetico, cioè sequenze
logiche, cos’è che può reggere una sequenza logica o spazio? Il pensiero. Che
cos’è che può rappresentare il pensiero? La cosa più alta che conosciamo nel
mondo, cioè le onde.
A chi vuole contestare questo concetto rispondo portando l’esempio della
trasmissione di pensiero con esperimenti a cui ho assistito personalmente e che
hanno avuto pieno successo.
Quando mettiamo il corpo sotto terra noi dobbiamo pensare che ha lasciato le
tre dimensioni spaziali e ha realizzato in pieno la sua quarta dimensione spaziotempo,
la vibrazione, i fotoni.
Leggendo la realtà in questo modo non abbiamo più bisogno di dire spiritismo
perché non è più spiritismo. La trasmissione di pensiero non è spiritismo perché
avviene mediante il corpo vibratorio tipo-luce, mediante delle onde.
Quando diciamo ALDILA’ non è al di là dei monti o delle pareti stagne,
l’ALDILA’ già in noi ed è nel profondo di noi. L’ALDILA’ è gia QUA.
Quando i sacerdoti e altri negano ogni possibilità di manifestazione dall’Aldilà
usano una chiave interpretativa ormai abbondantemente superata.
Occorre sapere scegliere la strada giusta dal punto di vista scientifico. Dal
punto di vista spirituale – che è perfettamente in sintonia con quello scientifico –
pensiamo alla trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor dove interviene il
fenomeno luce. Gesù diviene luminoso e i presenti – Pietro, Giacomo e Giovanni –
provano una grande gioia.
Questo è il segno di questo passaggio dalla struttura solida alla struttura
luminosa.
Nella Risurrezione avviene che Gesù passa attraversando la materia apparendo
nel cenacolo. Egli si fa lunghezza d’onda che può farsi visibile e invisibile.
Quando qualcuno pensa a suo figlio nell’Aldilà non deve pensarlo come
penseresti le “onde” ma come penseresti il telefonino. Se sul telefonino fai il
numero 5 non si modifica assolutamente, resta esattamente il 5. L’onda rimane la
stessa, quindi, nell’Aldilà si ha l’identificazione dei nostri cari molto più perfetta
di quanto pensiamo.
Si può parlare con l’Aldilà ma percorrendo la debita strada.
Il passaggio da un ordine della nostra materia a un altro ordine è un passaggio
che è regolato da precise leggi.
In questo senso i vescovi hanno ragione nel dire che il contatto con l’Aldilà a
vanvera non va bene, può essere una turlupinatura o una illusione.
Ma pensiamo al contatto autentico che è possibile.
È vero che la maggioranza di coloro che affermano di essere medium o
sensitivi sono imbroglioni ma vi è una minima parte di gente onesta e corretta che
cerca gratuitamente di aiutare il prossimo.
L’Anima è di difficile definizione ma si può dire che è il principio attivo che
“anima” il corpo tipo-luce che incomincia a operare sopra gli atomi, sopra le
molecole, sopra le cellule, ecc. È un fattore invisibile e immisurabile però è un
fattore fisico.
Lo spirito è la Scintilla Divina che lega l’anima alla materia.
Vi è un’esigenza soprattutto dell’Aldilà di manifestarsi con noi che si fonda nel
Verbo di Dio che si è voluto far carne e venire in mezzo a noi.
Dobbiamo smettere di pensare che siamo noi a voler evocare. Il più delle volte
è proprio dall’Aldilà che si ricevono messaggi oppure segni concreti e richiami al
dialogo.
Il resto è nella nostra risposta che va saputa adeguatamente valutare e
discernere.