Giorgio Penzo

 

Abbiamo ricevuto dai fondatori del Cerchio Verde di Venezia, Adriana Scaficchia e Giorgio Penzo, il testo seguente che desideriamo condividere con i lettori del nostro sito.
Giorgio ed Adriana da molti anni si dedicano con amore e allo studio del fenomeno “Voci dall’Aldilàcercando in questo modo di lenire il dolore di chi soffre.
Hanno anche un sito che è elencato fra i nostri siti Amici (Cerchio Verde – Metafonia, la voce dell’amore)

Un esempio, il loro, certamente da imitare!
Grazie Giorgio!
Grazie Adriana!

UNA SPERANZA “ATTIVA” – Voci dell’Al di là

Si dice che l’uomo è il risultato di un lungo lavoro di evoluzione spontanea e naturale, quindi con fiducia l’uomo coglie la fenomenologia delle “voci dell’al di là” che si genera spontaneamente in natura. Ci sono molte persone che sull’evento “voci” malgrado manifestano legittimamente opinioni dubbiose in tutte le loro forme espressive per il fatto impensabile, sicuramente i loro dubbi svaniscono con l’esperienza autogestendosi la pratica, che tramite essa si ascoltano le “Voci” paranormali, le quali proprio per la loro presenza confermano l’evento. Dall’esperienza dell’ascolto delle voci si coglie con fiducia l’utilità psicologica che esse danno a chi si dispera per la morte di un congiunto, si apre una nuova speranza attiva che ci aiuta a ritrovare un po’ di serenità dopo tanta disperazione .

Parte della società in cui viviamo soffre di insensibilità spirituale, la cronistoria della filosofia spirituale, dei grandi pensatori, dei maestri sembra perduta ai confini della conoscenza , poiché parlare dello “spirito” ci si stupisce ancora. Possiamo fare molte riflessioni ma è necessario dire prima di tutto che lo spirito non è un’invenzione dell’uomo in cui è parte integrante che costituisce la struttura fisica dell’uomo, ed egli stesso è inconsapevole di essere in essenza spirito .

E’ risaputo che la procreazione è un atto d’amore nella vita dell’uomo e la conservazione della specie umana, per lo spirito invece, l’uomo è il terreno coltivo per l’esperienza nella vita terrena dello spirito stesso, e quando il nascituro viene alla luce degli uomini è sempre un evento per i genitori e per la società stessa. L’evento più sublime che dona la natura è la vita! L’attesa in grembo, la nascita, nascere, essere partorito piccolo fiore di vita, inconsapevole creatura che porta in sé l’essenza immateriale, quale elemento essenziale costitutivo per tutto l’arco della vita dell’uomo. L’accesso alla vita terrena costituisce un contributo enorme per il processo evolutivo dell’essere.

La vita è vivere la propria storia, superare ogni contrasto, vivere giorno dopo giorno le emozioni e i sentimenti che si intrecciano e che comunque costituiscono l’amore, ingrediente primario di una vita felice laboriosa e serena. Quando la volontà e la convinzione è così forte contro ogni pregiudizio operando con passione e conoscenza, si supera ogni sforzo con sicuro principio di onestà e verità.
Tutto nell’uomo sospira la vita, è la sua natura, dopo l’apparente morte del sonno, e giorno dopo giorno vive la vita. Ma tutti noi sappiamo che la morte e la vita percorrono il medesimo binario e un giorno, il vento gelido della morte ci trappa gli affetti più cari e la disperazione ci assale, cosa succede nella nostra mente? Conosciamo la conclusione della dipartita del nostro congiunto, ma lo spirito non segue le sorti della materia, andrà occupare oltre il contesto fisico una condizione in base all’avvenuta esperienza terrena, malgrado loro siano sempre presenti per confortarci con la voce ” dei viventi di ieri”.

Quindi ritornando all’evento della voci dell’al di là, sicuramente oggi abbiamo il bandolo di una realtà apparentemente sconosciuta da poche persone ancora, per quanto impensabile non si può ignorarla, essa fa già parte della storia dell’uomo. Credo che l’uomo si distingua da tutte le altre materie viventi , e si distingue dagli animali perché è l’unica forma di materia vivente dotata dell’essenza spirituale quindi di intelletto e di grande percezione e nessuna altra materia vivente realizza quello che riesce fare l’uomo. Sicuramente una cosa mi fa pensare che il libro della natura contiene pagine da vedere e ancora sconosciute, invece per le pagine già lette esaltano la conoscenza con l’esperienza spesso vissuta in prima persona. Sono fatti che ci coinvolgono e analizzandoli ci affidiamo a qualsiasi ipotesi secondo la gravità degli accadimenti subiti nel corso della vita si rimane sconcertati, comunque sia, per lo spirito è sempre un’esperienza evolutiva.

Nel concludere queste mia stesura, penso e spero siano stimolati coloro che vogliono dire il suo punto di vista sull’evento voci dell’al di là. Sono convinto che l’universo uomo contempli in sé la sofferenza come la gioia, l’amore e la felicità, ma quando la realtà drammatica è così forte ci rende fragili e vulnerabili e non esiste nessuna medicina che possa guarire lo strazio e la disperazione, ma oggi ci coinvolge un nuovo sentimento di speranza, una scintilla di pura essenza Divina che con le sue schegge di luce ci fa sentire un fremito di chi fisicamente non è più presente.

 Giorgio Penzo

                                                                           Giorgio Penzo

15 Agosto 2014

Cerchio Verde